“Bischero!” è una di quelle parole tipiche che puoi sentire spesso durante le conversazioni tra fiorentini.

 

Questa parola ha una storia lunga, centinaia di anni, ed è arrivata fino ai giorni nostri grazie al suo semplice utilizzo nel quotidiano.

 

Si parte dalla storia della famiglia dei Bischeri, che a quel tempo sembra si pronunciasse con l’accento sulla “e” così da rendere la parola Bischèri.

 

La famiglia era famosa in città perché avevano proprietà e possedimenti ed erano politicamente attivi.

Avevano ricevuto anche cariche pubbliche tra cui 15 priorati e due gonfalonieri di giustizia. 

 

 

Stemma della famiglia dei Bischeri

 

Si parla all’incirca dell’anno 1299 la Repubblica Fiorentina decide di costruire la famosa cattedrale del Duomo di Firenze e chiede a tutti i proprietari della zona di cedere gli edifici per la costruzione.

Molti proprietari alzarono così i prezzi attivando una vera e propria speculazione ma accettando la vendita.

I Bischeri, che erano proprietari di alcuni edifici nella zona, infatti nell’attuale via dell’Oriuolo una targa riporta il famoso Canto de’ Bischeri, vedendone invece un occasione ghiotta di lucro, non accettarono le offerte della Repubblica.

Ma tirarono troppo la corda e la Repubblica ad un certo punto si stancò e decise di ridurre il cantiere della costruzione tenendo fuori le proprietà dei bischeri che vennero poi espropriate per pochi fiorini alcuni mesi dopo. 

E’ così che la famiglia fece la figura dei bischeri.

Alcune teorie più fantasiose dicono che durante il tira e molla gli edifici della famiglia presero fuoco e così persero tutto, ma la fonte di questo fatto non è attendibile.

Ci sono altre teorie e altre traduzioni della parola come quella del “Pirolo”, la chiave che regola gli strumenti ia corda come la chitarra.

Per alcuni proviene dal bischero di palude un arbusto che cresce sulle sponde dei fossi d’acqua e che essendo lungo ondeggia e barcolla 

Ma a Firenze va ricordato che con bischero si indica anche l’organo genitale maschile! 

 

 

 

Sinonimi di Bischero 

I sinonimi sono diversi, alcuni più offensivi altri meno, perchè Bischero può essere duplefas (double face).

Bischero, a seconda del tono della voce e del contesto assume davvero vari significati, come succede per molte parole fiorentine.

La prima parola fiorentina utilizzata come sinonimo può essere Citrullo che sfocia in grullo, scemerello, ma che rimane non offensivo.

Da citrullo deriva anche rincitrullire che ci porta alla parola rimbischerire cioè quando uno parla cosi tanto da farti impazzire bonariamente: tu hai urlato talmente tanto tu m’hai rimbischerito! 

Altri sinonimi sono sciocco, stupido, stolto, fino ad arrivare a coglione, che invece è sicuramente più offensivo.

 

Quando si usa!

Molti sono i modi di dire e di utilizzo di Bischero, sicuramente uno dei più famosi è  a bischero sciolto” che è  come il nero, sta bene su tutto.

(vedi altri modi di dire Fiorentini )

Si può tradurre come fare cose senza riflettere, senza informarsi: ma che dici, tu parli a bischero sciolto ( senza briglie, senza ragionarci); 

ma anche con oh ma tu vai proprio a bischero sciolto!  Come guidi, come vai, senza giudizio.

 

Poi si passa ai quasi proverbi come: “tre volte bono vol di’ bischero” ( Se sì è troppo buoni si passa per cretini) e di conseguenza, se si è troppo buoni, “pe bischeri un c’è paradiso”

 

Poi un altro antico modo di dire, quando la china veniva usata come medicina antimalaria

 

per i’ malato c’è la china ma pè i’ bischero un c’è medicina  che è come dire: per un malato c’è una cura, ma se sei poco intelligente non c’è soluzione.

 

Un altro modo di dire importante è: avere il bischero, cioè fare il giocherellone, non smetti mai di scherzare, quando ti prende quel momento in cui non riesci a essere serio: vai gli è preso i’ Bischero.

 

Poi ci sono le Bischerate! 

Quelle cose fatte appunto, a bischero, senza pensare, una leggerezza che non sembra aver peso ma che in realtà ce l’ha!

E da qui molte sono le espressioni: 

Hai fatto proprio una bischerata!

Oh che bischerata t’ha fatto!

Non fa’ bischerate dai..